I Monti Alburni e l'Antece

Progetto di Eccellenze Cilentane
Progetto di Eccellenze Cilentane
Vai ai contenuti

I Monti Alburni e l'Antece

Eccellenze Cilentane
Pubblicato da Team in Turismo · Martedì 27 Set 2022
Tags: MontiAlburniAnteceOttati
I Monti Alburni e l'Antece
🚩 84029 Sicignano degli Alburni SA

Monti Alburni
I Monti Alburni rappresentano una delle perle della provincia di Salerno e del Parco del Cilento e del Vallo di Diano. Di natura carsica sono ricchi di grotte (circa 400), le più famose sono quelle di Castelcivita e di Pertosa. La vetta più alta è il monte Panormo, nel Cilento seconda solo al monte Cervati, e l'intero massiccio conserva una natura rigogliosa e spesso selvaggia con molti sentieri dove è estremamente piacevole fare trekking attraversando faggete e boschi di castagno in cui è possibile incontrare mandrie di cavalli allo stato brado. Il nome deriva dal latino albus (bianco) ed è dovuto alle rocce bianche o forse alla presenza di neve per gran parte dell'invero (cosa non comune al sud). Oasi di pace e tranquillità questi monti producono cibi rinomati come il famoso fagiolo di Controneo i ceci di castelcivita o comunque di qualità come il miele, il vino, l'olio, il formaggio, il caciocavallo degli alburni, le castagne, lefragoline di bosco ecc.

Il massiccio degli Alburni si trova in una posizione geografica molto favorevole. Alle sue pendici passa l'autostrada Salerno Reggio Calabria e questo lo rende agevolmente raggiungibile. da un lato domina  la Valle del Sele con le due aree termali di Contursi Terme. I numerosi stabilimenti e diverse fonti da cui sgorgano acque salutari rappresentano un ulteriore elemento di attrazione a soli 39 Km dal comune principale del comprensorio (Sicignano degli Alburni). A 47 Km c'è Valva con la sua splendida villa D'Ayala. L'altro lato del massiccio invece si affaccia sulla Piana di Paestum.

Antece
Tra i reperti archeologici rinvenuti sul territorio del comune, a circa 4 km dal centro abitato e sulla cima di Costa Palomba (1 125 m s.l.m.) si trova una figura intagliata nella roccia e attribuita al V-IV secolo a.C. La figura, a grandezza naturale (altezza 1,60 m), rappresenta un guerriero vestito con un chitone e armato di scure o clava e di uno scudo. Orientata verso ponente, potrebbe essere la rappresentazione di un dio o di un eroe. Localmente è conosciuta con il nome di "Antece" ("l'Antico" in dialetto cilentano).





Fonti:
http://www.cilentoediano.it/


Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0

Torna ai contenuti